Lo Studio si è occupato del risarcimento dei danni subiti da una società di capitali a causa della prematura scomparsa dell’ amministratore unico, socio della stessa e figlio del fondatore.
Nella vicenda l’amministratore unico decedeva a seguito di un incidente stradale verificatosi per colpa di automobilista investitore.
La società si rivolgeva allo studio chiedendo di conseguire i maggiori costi che avrebbe sopportato per la perdita della figura dell’amministratore unico e per mancato guadagno.
Gli introiti della società erano sensibilmente aumentati da quando il compianto amministratore aveva assunto il ruolo di responsabile. Successivamente e per effetto della scomparsa il fatturato era diminuito.
Sulla base delle relazioni ai bilanci aziendali e con particolare riferimento ai mercati esteri sviluppati e seguiti dall’ex scomparso amministratore, lo Studio otteneva dalla compagnia assicurativa del responsabile dell’incidente stradale il riconoscimento di un considerevole importo di liquidazione a favore della società cliente.
La vicenda si connota per il riconoscimento di questo tipo di risarcimento a favore della società.
Danno innovativo e da
sempre inviso alle compagnie di Amministrazione, oltre che per totale assenza
di sentenze sul punto (se non quella risalente agli anni 60 della Corte
di Cassazione per “il caso del calciatore Meroni” ove veniva
riconosciuta la risarcibilità in astratto del danno alla società di calcio
Torino, liquidazione poi negata in concreto sul presupposto che non c’era stato
per la società alcun mancato guadagno e/o maggior costo).