Questo è
quanto ha stabilito il Tribunale di Treviso nel pronunciare sentenza di
separazione tra un marito, assistito dall’avv. Fabris, che aveva ammesso di aver
intrattenuto relazioni extraconiugali e la moglie che, per tale motivo, ne
chiedeva l’addebito.
Nello specifico la moglie era venuta a conoscenza dell’infedeltà del marito
dopo che questi aveva lasciato la casa coniugale e senza averne mai dubitato
prima.
Richiamando il consolidato orientamento della giurisprudenza di legittimità che
impone alla parte richiedente l’addebito della separazione di provare, oltre
alla relativa condotta infedele, anche l’efficacia causale di questa nel
rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza, il Collegio ha ritenuto
che “essendo stata la moglie ignara dei tradimenti, non è possibile
ravvisare alcun nesso di derivazione causale tra la condotta infedele del
marito – pur accertata – e l’impossibilità per i coniugi di proseguire la
convivenza”.