Assegnazione ex casa coniugale, scioglimento della comunione e minor valore della quota

L’assegnazione della casa  familiare ad un coniuge può avere un peso economico notevole nello scioglimento della comunione tra marito e moglie abbassando il valore della quota in caso di attribuzione esclusiva al comproprietario al quale è stata assegnata a fronte della separazione o del divorzio. 

Infatti va considerato il peso del diritto di quest’ultimo di continuare ad abitare l’immobile.

E’  quanto sentenziato dal Tribunale di Treviso che ha accolto la tesi dell’avv. Fabris in un argomento fortemente dibattuto in dottrina e giurisprudenza e nella prassi degli accordi divisionali tra ex coniugi.

Il Giudice sciogliendo la comunione tra i due coniugi ha riconosciuto al cliente dello Studio di dovere  pagare all’altro coniuge una somma  largamente inferiore al valore di mercato del 50% di proprietà di quest’ultima.