SUL RISARCIMENTO DEL DANNO PER LESIONE DEL RAPPORTO PARENTALE ALLA MOGLIE E AI FIGLI

Lo Studio ha assistito un pedone vittima di un incidente stradale investito da un’autovettura mentre attraversava un’intersezione semaforica, ed i suoi familiari.

Nella causa civile promossa avanti al Tribunale di Treviso per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali subiti a causa del sinistro si è accertato con Consulenza Tecnica d’Ufficio che il danno permanente subito dall’investito era in misura del 40%.

Secondo la giurisprudenza la lesione che rende configurabile il danno parentale in favore dei familiari è riconosciuta solo in caso di morte o di gravissime lesioni fisiche riportate dal congiunto.

All’esito del giudizio il Tribunale, con decisione che ha accolto vari argomenti proposti a favore della tesi più estensiva sostenuta dai difensori, ha  riconosciuto il danno da lesione parentale alla moglie e ai figli esprimendo l’innovativo principio per cui il pregiudizio sofferto dai familiari di uomo di età giovane che – in conseguenza di un incidente – abbia subito una menomazione alla propria integrità psicofisica, seppur inferiore al 50%, deve ritenersi anch’essa in re ipsa e non necessita di specifici elementi probatori.