Il proprietario di una villa storica si è rivolto allo Studio per ottenere il risarcimento del danno arrecato al muro di recinzione della propria residenza, abbattuto da un autoarticolato ribaltatosi a seguito di un sinistro stradale.
Veniva inviata richiesta di risarcimento alla società proprietaria dell’automezzo e alla sua Compagnia assicuratrice.
Svolti i primi rilievi da parte del perito incaricato dal liquidatore dell’assicurazione, veniva riconosciuto un risarcimento di € 7.000,00 che il danneggiato tratteneva quale acconto sul maggior danno subito.
La somma offerta dalla Compagnia, infatti non compensava integralmente i costi sostenuti per la realizzazione delle opere provvisionali per la messa in sicurezza e da sostenere per il rifacimento del muro nel rispetto delle autorizzazioni della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, oltre a quelli necessari per la presentazione delle pratiche amministrative, autorizzative e di direzione lavori.
L’avv. Bessegato, con la collaborazione dell’avv. Viani, ha quindi depositato Ricorso per Accertamento Tecnico Preventivo ex art. 696 bis c.p.c. al fine di far determinare dal Consulente Tecnico incaricato dal Tribunale, nel contraddittorio tra le parti, l’ammontare del risarcimento effettivamente dovuto.
Nel corso delle operazioni peritali, sulla base degli accertamenti svolti dal CTU, lo Studio ha raggiunto un accordo transattivo con la Compagnia assicurativa che ha riconosciuto, ad integrazione del precedente acconto, l’ulteriore importo di € 50.000,00 comprensivo delle spese legali.